terça-feira, 28 de março de 2017

Nell'antico Egitto anche riti di tipo sciamanico

Redazione ANSA  
Non solo Horus, Akhenaton e le piramidi. In Egitto c'è stato spazio anche per riti sciamanici in un passato molto remoto, nel Neolitico. Lo dimostra la scoperta fatta dai ricercatori delll'università di Bonn, guidati da Ludwig Morenz, di alcune scene di caccia dipinte su rocce di 4.000 anni prima di Cristo, in una necropoli vicino Assuan, nell'area di Qubbet el-Hawa. 

Una delle 10 scoperte archeologiche più importanti in Egitto
Il ritrovamento è valso agli archeologi il premio per una delle attuali 10 scoperte archeologiche più importanti in Egitto, e potrebbe rappresentare un collegamento tra il periodo del Neolotico e la cultura degli antichi egizi. Da tempo oggetto di scavi, la necropoli di Qubbet el-Hawa, la cui storia va dal 2200 al quarto secolo prima di Cristo, ha offerto nuovi spunti con gli scavi del 2015, in cui sono state portate alle luce rocce con forme di arte molto più antiche del Neolitico del quarto millennio prima di Cristo, risalenti al 6.000 a.C., aprendo una nuova dimensione archeologica secondo gli esperti. 

Scene di caccia raffigurano riti sciamanici
Alcune scene incise su una parete rocciosa sono egizie per stile e iconografia, mentre altre sono pre-egizie per i disegni e la presentazione. Sono tratteggiate con puntini ed è possibile distinguere tre figure: un cacciatore con un arco, un uomo che danza con le braccia alzate, e tra di loro uno struzzo africano. L'arciere mostra chiaramente la caccia di un grande uccello incapace di volare, mentre l'uomo con le braccia alzate può essere un cacciatore-danzatore e sembra indossare una maschera di uccello. Una scena che ricorda il mondo concettuale della caccia e maschere dello sciamanesimo, noto in molte parti della Terra, ma del tutto nuovo per l'egittologia. 

Precedenti ritrovamenti
Delle pitture con piccole figure femminili danzanti, con le braccia sollevate e una maschera di uccello, sempre del 4 millennio a.C., e alcune maschere di argilla erano state scoperte qualche anno fa nella città di Nelhen, capitale politica dell'Alto Egitto. Ritrovamenti che ora mostrano una sorprendente coerenza con queste incisioni di Qubbet el-Hawa, e possono rappresentare un legame tra il periodo Neolitico europeo e la cultura dell'Antico Egitto.

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