Era
dorata anche la porta Nord del Battistero di Firenze, realizzata, nel
400, da Lorenzo Ghiberti, prima di quella, divenuta ancora più celebre,
del Paradiso.
E' quanto sta emergendo con l'avanzamento dei lavori di restauro,
effettuato dagli specialisti dell'Opificio delle Pietre dure sul
monumento: sotto da sotto lo sporco e le incrostazioni superficiali di
secoli è riemersa la splendida doratura originale presente nei rilievi
scultorei delle 28 formelle, nelle testine di Profeti e Sibille e nel
bellissimo fregio a motivi vegetali brulicante di piccoli animali.
La porta Nord fu costruita tra il 1403-1424: a differenza della
successiva Porta del Paradiso la doratura ad amalgama di mercurio fu
eseguita solo sui rilievi scultorei lasciando il fondo bronzeo. Lo stato
di avanzamento dell'intervento, condotto su incarico dell'Opera di
Santa Maria del Fiore è stato illustrato stamani dal sovrintendente
dell'Opificio Marco Ciatti nell'ambito di un sopralluogo.
Ad oggi sono due le formelle recuperate, Il Battesimo di Cristo e le
Tentazioni di Cristo, mentre sono in corso di pulitura le altre 26 con
Scene del Nuovo Testamento, Evangelisti e Dottori della Chiesa, così
come le 47 testine di Profeti e Sibille nel telaio, tra cui
l'autoritratto del Ghiberti con turbante, e il fregio con foglie di
edera, bacche e piccoli animali: insetti, rettili e molluschi.
Al momento sono in corso di approfondimento le tracce di doratura
ritrovate all'interno delle cornici quadrilobate delle formelle e in
alcune delle teste leonine presenti nel retro dei due battenti,
presumibilmente quest'ultime eseguite a foglia d'oro. Terminato il
lavoro, finanziato dall'Opera insieme ad una rete di imprenditori di
molti paesi del mondo, la Guild of the Dome Association, una copia ad
arte della porta andrà a sostituire l'originale sul Battistero che, per
motivi di conservazione, verrà accolto nel museo dell'Opera di Santa
Maria del Fiore.
Le prime indagini preliminari del restauro sono iniziate a gennaio
2013, quando la porta era ancora sul Battistero, ed è proseguito nei
Laboratori dell'Opificio, dove fu trasportata nella notte tra il 18 e 19
aprile. Terminate le indagini preliminari, in grado di stabilire lo
stato di degrado delle superfici e la metodologia da adottare per il
restauro, si è proceduto con le prove di pulitura effettuate su diverse
zone con differenti problematiche conservative.
A seguire è incominciata la pulitura dell'opera eseguita con il laser
sulle parti dorate, integrato con l'uso di specifiche soluzioni
chimiche e piccoli strumenti odontoiatrici, La pulitura del bronzo,
invece è effettuata meccanicamente con l'ausilio di utensili quali il
bisturi e strumenti ad aria compressa per le incrostazioni più
concrezionate. Il termine del restauro è previsto nell'ottobre 2015.
Considerata l'opera che apre la stagione del Rinascimento a Firenze, la
Porta Nord del Battistero è la seconda in ordine di tempo (1403 - 1424),
dopo quella di Andrea Pisano (1330 -1336) e prima della Porta del
Paradiso (1425- 1452). Di eguali dimensioni rispetto alla Porta del
Paradiso, la Porta Nord misura 3 metri di larghezza per 5 di altezza,
ognuna delle 2 ante è del peso di oltre 4 tonnellate per un totale di 9.
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