"Leviathan melvillei" battezzata in onore autore "Moby Dick"
Londra - Una balena predatrice che cacciava altri cetacei: il fossile scoperto nel deserto peruviano è stato appropriatamente battezzata in onore di Herman Melville, l’autore di Moby Dick.
Come riporta la rivista scientifica britannica Nature, il fossile è stato rinvenuto da un team internazionale di ricercatori diretti da Olivier Lambert della Museum National d’Histoire Naturelle di Parigi e dall’italiano Giovanni Bianucci dell’università di Pisa.
Il capodoglio (Physeter macrocephalus) è il più grande animale oggi vivente munito di denti, misurando fino a 18 metri di lunghezza. Ma di fatto è un “gigante buono” perché mangia calamari e altri cibi che il mare gli offre e che lui risucchia nella sua bocca.
Di tutt’altra pasta doveva essere il “Moby Dick” del Perù, infatti la specie estinta di capidoglio aveva dei denti giganti che di certo gli servivano a predare altri grandi abitanti del mare, probabilmente balene. Lungo circa 13 metri (nella ricostruzione eseguita dai ricercatori), Leviathan melvillei doveva avere denti giganti: lunghi 36 centimetri e con un diametro di 12 centimetri doveva essere il terrore dei mari; eppure ha trovato la morte, per mano non di Achab certo, ma probabilmente a causa di cambiamenti delle temperature oceaniche che divennero troppo basse per la sua sopravvivenza.
L’esistenza di un cetaceo simile era stata suggerita da numerosi ritrovamenti fossili succedutisi negli anni - soprattutto di denti fossili isolati - ma è la prima volta che viene recuperato un cranio quasi completo, il che permette di fare luce sulle caratteristiche dell’animale.
Video Il mostro marino che mangiava le balene
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